Ecco i libri che PICCOLAMIMI intende rileggere per questa sfida:
Alice's adventures in wonderland di Lewis Carroll Le petit prince di Antoine de Saint-Exupéry Favole al telefono di Gianni Rodari Mandragola di Niccolò Machiavelli L'avare di Molière La locandiera di Carlo Goldoni
Commedia super-divertente [Il potere delle donne sull'uomo :D]!
«[...]É nemico delle donne? Non le può vedere? Povero pazzo! Non avrà ancora trovato quella che sappia fare. Ma la troverà. La troverà. E chi sa che non l'abbia trovata? Con questi per l'appunto mi ci metto di picca. Quei che mi corrono dietro, presto presto mi annoiano. La nobiltà non fa per me. La ricchezza la stimo e non la stimo. Tutto il mio piacere consiste in vedermi servita, vagheggiata, adorata. Questa è la mia debolezza, e questa è la debolezza di quasi tutte le donne. A maritarmi non ci penso nemmeno; non ho bisogno di nessuno; vivo onestamente, e godo la mia libertà. Tratto con tutti, ma non m'innamoro mai di nessuno. Voglio burlarmi di tante caricature di amanti spasimati; e voglio usar tutta l'arte per vincere, abbattere e conquassare quei cuori barbari e duri che son nemici di noi, che siamo la miglior cosa che abbia prodotto al mondo la bella madre natura.»
E' questa la "dichiarazione di guerra" che Mirandolina, Locandiera di una stimata locanda fiorentina che fa da sfondo alla singolare e divertente vicenda, muove al Cavalier Ripafratta :D. Mirandolina è la protagonista della commedia; è una donna moderna per l'epoca: non si è ancora maritata (non intende farlo), non vuole innamorarsi seriamente :) e gestisce questa locanda assieme al cameriere Fabrizio a cui suo padre l'ha raccomandata. E' una bella donna, che attira spessissimo l'attenzione dei suoi ospiti maschili, soprattutto del Marchese di Forlipopoli - un Marchese spiantatato, a dire il vero!! - e del Conte d'Albafiorita - un riccone cha fa sfoggio dei suoi denari regalandole un sacco di preziosi ed affini...ma tra tutti gli avventori della Locanda ce n'è uno con un carattere particolare, un orso misogino che è il Cavaliere di Ripafratta: egli odia le donne, non le può vedere e intende stare alla larga anche dalla nostra bella Mirandolina:
«So io quel che fo. Colle donne? Alla larga. Costei sarebbe una di quelle che potrebbero farmi cascare più delle altre. Quella verità, quella scioltezza di dire, è cosa poco comune. Ha un non so che di estraordinario; ma non per questo mi lascerei innamorare. Per un poco di divertimento, mi fermerei più tosto con questa che con un'altra. Ma per fare all'amore? Per perdere la libertà? Non vi è pericolo. Pazzi, pazzi quelli che s'innamorano delle donne.»
Ma la Locandiera è scaltra, è intelligente e decide di conquistarlo a tutti i costi per mostrare a tutti il potere di una donna e come ogni cuore maschile, anche quello più duro ed impenetrabile, può capitolare davanti a qualche smorfia o svenimento creato ad arte. Mirandolina, infatti, rappresenta a mio avviso la vera donna o meglio la femmina: quella che riesce ad ottenere da un uomo ciò che vuole; è una donna furba, scaltra che riesce a condurre i giochi nella maniera in cui lei stessa desidera. Ne nascono una serie di vicende comiche (come non ridere nell'episodio della boccetta di spirito di melissa? Oppure quando Mirandolina sviene ed il Cavaliere si accorge di essersi innamorato di lui e impreca contro sé stesso? :D), anche grazie all'intervento delle commedianti Ortensia e Dejanira, che rendono tutto molto allegro e scorrevole da leggere :D!
Mirandolina è, in più, una donna moderna: si prende gioco dei suoi spasimanti, non le interessa più di tanto il danaro né la fanno impazzire i regali costosi..tiene alla sua libertà in primis e desidera essere indipendente poiché non ha bisogno di un uomo che si prenda cura di lei: il suo lavoro le è sufficiente, il buon nome della Locanda serve per mandare avanti un'attività assoluatmente rispettosa, anche per una donna sola. E' decisamente moderna per l'epoca in cui la Commedia è stata scritta da Goldoni (1753). Ma la nostra Locandiera è molto di più: è il simbolo di una borghesia che emerge e che si fa spazio tra nobili di stirpe e nobili che sono diventati tali dopo l'acquisizione di vari titoli nobiliari ma, in entrambi i casi, i nobili sono raffigurati in decadenza e ci accorgiamo perfettamente di come essi stiano perdendo il loro antico prestigio (è significativo, infatti, che il Marchese offra continuamente a Mirandolina la sua protezione dato che non può offrirle nient'altro mentre il Conte, dall'altra parte, si ostina a far continuamente sfoggio di ricchezze rasentando quasi il pacchiano..)!
Mirandolina, per concludere, vuol rappresentare, a mio avviso, una primitiva ed innovativa rivincita del mondo femminile spesso schiacciato - anche nei romanzi - da uomini caratterialmente troppo forti! Un testo teatrale in cui Goldoni riserva un'attenzione particolare - e quasi invisibile - alla società del tempo riuscendo a tessere una commedia brillante, ironica, molto divertente che si legge in un pomeriggio e che ti fa divertire di gusto :DD! In sintesi: "il mondo è delle donne" ;)!
2/6: IL PICCOLO PRINCIPE DI ANTOINE DE SAINT-EXUPÉRY
Finisco di leggere per la terza volta questo meraviglioso romanzo anche se è per la prima volta che ho avuto l'occasione di leggerlo in francese ^_^! Il libro è piccolo - per quanto riguarda il numero di pagine :D - ma è un romanzo denso di insegnamenti...
La storia è semplice: un piccolo ragazzo - identificabile nel libro come "il Piccolo Principe" - decide di lasciare il suo piccolo pianeta (egli, infatti, non vive sulla Terra) per poter esplorare gli asteroidi vicini alla sua "casa" e, in questo modo, arriva anche a visitare il nostro pianeta Terra =)! E' proprio sulla Terra che la voce narrante - che possiamo tranquillamente identificare con l'autore (A. de Saint-Exupéry) - conosce il Piccolo Principe e la sua originalità, tipca dei bambini: egli ha l'abitudine di continuare a ripetere più volte la stessa domanda fino a quando il suo interlocutore non gli abbia risposto, è molto curioso, si meraviglia dei comportamenti delle "persone grandi" che egli giudica bizzarre ed incomprensibili.
Nel corso dell'incontro con l'adulto, il Piccolo Principe apre il suo cuore all'autore raccontandogli i suoi ricordi più intimi, della sua rosa, dei suoi vulcani dei baobab e delle erbe cattive ;) ma anche le sue significative esperienza con gli uomini incontrati sui vari pianeti.
Nel romanzo abbiamo rappresentati i seguenti concetti:
• l'Amore --> è il fiore che lo rappresenta; la rosa è vanitosa, si fa desiderare, richiede al Piccolo Principe delle attenzioni che non sono necessarie ma che lo diventano perché quelle attenzioni sono donate da una persona che ella ama. Sempre il fiore rappresenta il vero amore, quello che - per definizione - comprende anche il dolore e la sofferenza.
• l'Amicizia --> questo sentimento immenso molto importante è qui rappresentato dalla volpe che il Piccolo Principe conosce sulla Terra e a cui spiega il significato della parola addomesticare ossia "creare dei legami"; è la volpe, infatti, che riesce a far comprendere al Piccolo Principe come egli possa riconoscere la sua rosa tra altre mille somiglianti alla sua poiuché la sua rosa è stata addomesticata dal Piccolo Principe e questo è un grande insegnamento per il nostro protagonista.
• la Morte --> rappresentata dal serpente e dal suo veleno mortale.
• i Vizi degli Uomini --> sono rappresentati proprio dagli uomini che il Piccolo Principe incontra nel corso del suo viaggio: l'uomo manager, l'ubriacone, il geografo, il re, ecc..
Il Piccolo Principe è quindi un libro per adulti mascherato da fiaba per bambini: è capace di farci riflettere sul siginificato della vita stessa: il tempo che impieghiamo con la nostra famiglia è sufficiente? pensiamo abbastanza agli altri?
Un "semplice" romanzo che ci permette di riflettere sulla vita, sugli errori che spesso noi - gli uomini - commettiamo e che ci offre un mezzo per intraprendere la via dell'amore leggendo una fiaba tenere e commovente che ha incantato tutti i bambini del mondo *-*.
3 commenti:
1/6: LA LOCANDIERA DI CARLO GOLDONI (I° parte)
Commedia super-divertente [Il potere delle donne sull'uomo :D]!
«[...]É nemico delle donne? Non le può vedere? Povero pazzo! Non avrà ancora trovato quella che sappia fare. Ma la troverà. La troverà. E chi sa che non l'abbia trovata? Con questi per l'appunto mi ci metto di picca. Quei che mi corrono dietro, presto presto mi annoiano. La nobiltà non fa per me. La ricchezza la stimo e non la stimo. Tutto il mio piacere consiste in vedermi servita, vagheggiata, adorata. Questa è la mia debolezza, e questa è la debolezza di quasi tutte le donne. A maritarmi non ci penso nemmeno; non ho bisogno di nessuno; vivo onestamente, e godo la mia libertà. Tratto con tutti, ma non m'innamoro mai di nessuno. Voglio burlarmi di tante caricature di amanti spasimati; e voglio usar tutta l'arte per vincere, abbattere e conquassare quei cuori barbari e duri che son nemici di noi, che siamo la miglior cosa che abbia prodotto al mondo la bella madre natura.»
E' questa la "dichiarazione di guerra" che Mirandolina, Locandiera di una stimata locanda fiorentina che fa da sfondo alla singolare e divertente vicenda, muove al Cavalier Ripafratta :D.
Mirandolina è la protagonista della commedia; è una donna moderna per l'epoca: non si è ancora maritata (non intende farlo), non vuole innamorarsi seriamente :) e gestisce questa locanda assieme al cameriere Fabrizio a cui suo padre l'ha raccomandata. E' una bella donna, che attira spessissimo l'attenzione dei suoi ospiti maschili, soprattutto del Marchese di Forlipopoli - un Marchese spiantatato, a dire il vero!! - e del Conte d'Albafiorita - un riccone cha fa sfoggio dei suoi denari regalandole un sacco di preziosi ed affini...ma tra tutti gli avventori della Locanda ce n'è uno con un carattere particolare, un orso misogino che è il Cavaliere di Ripafratta: egli odia le donne, non le può vedere e intende stare alla larga anche dalla nostra bella Mirandolina:
«So io quel che fo. Colle donne? Alla larga. Costei sarebbe una di quelle che potrebbero farmi cascare più delle altre. Quella verità, quella scioltezza di dire, è cosa poco comune. Ha un non so che di estraordinario; ma non per questo mi lascerei innamorare. Per un poco di divertimento, mi fermerei più tosto con questa che con un'altra. Ma per fare all'amore? Per perdere la libertà? Non vi è pericolo. Pazzi, pazzi quelli che s'innamorano delle donne.»
[CONTINUA]
1/6: LA LOCANDIERA DI CARLO GOLDONI (II° parte)
Ma la Locandiera è scaltra, è intelligente e decide di conquistarlo a tutti i costi per mostrare a tutti il potere di una donna e come ogni cuore maschile, anche quello più duro ed impenetrabile, può capitolare davanti a qualche smorfia o svenimento creato ad arte. Mirandolina, infatti, rappresenta a mio avviso la vera donna o meglio la femmina: quella che riesce ad ottenere da un uomo ciò che vuole; è una donna furba, scaltra che riesce a condurre i giochi nella maniera in cui lei stessa desidera. Ne nascono una serie di vicende comiche (come non ridere nell'episodio della boccetta di spirito di melissa? Oppure quando Mirandolina sviene ed il Cavaliere si accorge di essersi innamorato di lui e impreca contro sé stesso? :D), anche grazie all'intervento delle commedianti Ortensia e Dejanira, che rendono tutto molto allegro e scorrevole da leggere :D!
Mirandolina è, in più, una donna moderna: si prende gioco dei suoi spasimanti, non le interessa più di tanto il danaro né la fanno impazzire i regali costosi..tiene alla sua libertà in primis e desidera essere indipendente poiché non ha bisogno di un uomo che si prenda cura di lei: il suo lavoro le è sufficiente, il buon nome della Locanda serve per mandare avanti un'attività assoluatmente rispettosa, anche per una donna sola. E' decisamente moderna per l'epoca in cui la Commedia è stata scritta da Goldoni (1753). Ma la nostra Locandiera è molto di più: è il simbolo di una borghesia che emerge e che si fa spazio tra nobili di stirpe e nobili che sono diventati tali dopo l'acquisizione di vari titoli nobiliari ma, in entrambi i casi, i nobili sono raffigurati in decadenza e ci accorgiamo perfettamente di come essi stiano perdendo il loro antico prestigio (è significativo, infatti, che il Marchese offra continuamente a Mirandolina la sua protezione dato che non può offrirle nient'altro mentre il Conte, dall'altra parte, si ostina a far continuamente sfoggio di ricchezze rasentando quasi il pacchiano..)!
Mirandolina, per concludere, vuol rappresentare, a mio avviso, una primitiva ed innovativa rivincita del mondo femminile spesso schiacciato - anche nei romanzi - da uomini caratterialmente troppo forti!
Un testo teatrale in cui Goldoni riserva un'attenzione particolare - e quasi invisibile - alla società del tempo riuscendo a tessere una commedia brillante, ironica, molto divertente che si legge in un pomeriggio e che ti fa divertire di gusto :DD!
In sintesi: "il mondo è delle donne" ;)!
Voto: 4 stelline!
2/6: IL PICCOLO PRINCIPE DI ANTOINE DE SAINT-EXUPÉRY
Finisco di leggere per la terza volta questo meraviglioso romanzo anche se è per la prima volta che ho avuto l'occasione di leggerlo in francese ^_^!
Il libro è piccolo - per quanto riguarda il numero di pagine :D - ma è un romanzo denso di insegnamenti...
La storia è semplice: un piccolo ragazzo - identificabile nel libro come "il Piccolo Principe" - decide di lasciare il suo piccolo pianeta (egli, infatti, non vive sulla Terra) per poter esplorare gli asteroidi vicini alla sua "casa" e, in questo modo, arriva anche a visitare il nostro pianeta Terra =)!
E' proprio sulla Terra che la voce narrante - che possiamo tranquillamente identificare con l'autore (A. de Saint-Exupéry) - conosce il Piccolo Principe e la sua originalità, tipca dei bambini: egli ha l'abitudine di continuare a ripetere più volte la stessa domanda fino a quando il suo interlocutore non gli abbia risposto, è molto curioso, si meraviglia dei comportamenti delle "persone grandi" che egli giudica bizzarre ed incomprensibili.
Nel corso dell'incontro con l'adulto, il Piccolo Principe apre il suo cuore all'autore raccontandogli i suoi ricordi più intimi, della sua rosa, dei suoi vulcani dei baobab e delle erbe cattive ;) ma anche le sue significative esperienza con gli uomini incontrati sui vari pianeti.
Nel romanzo abbiamo rappresentati i seguenti concetti:
• l'Amore --> è il fiore che lo rappresenta; la rosa è vanitosa, si fa desiderare, richiede al Piccolo Principe delle attenzioni che non sono necessarie ma che lo diventano perché quelle attenzioni sono donate da una persona che ella ama. Sempre il fiore rappresenta il vero amore, quello che - per definizione - comprende anche il dolore e la sofferenza.
• l'Amicizia --> questo sentimento immenso molto importante è qui rappresentato dalla volpe che il Piccolo Principe conosce sulla Terra e a cui spiega il significato della parola addomesticare ossia "creare dei legami"; è la volpe, infatti, che riesce a far comprendere al Piccolo Principe come egli possa riconoscere la sua rosa tra altre mille somiglianti alla sua poiuché la sua rosa è stata addomesticata dal Piccolo Principe e questo è un grande insegnamento per il nostro protagonista.
• la Morte --> rappresentata dal serpente e dal suo veleno mortale.
• i Vizi degli Uomini --> sono rappresentati proprio dagli uomini che il Piccolo Principe incontra nel corso del suo viaggio: l'uomo manager, l'ubriacone, il geografo, il re, ecc..
Il Piccolo Principe è quindi un libro per adulti mascherato da fiaba per bambini: è capace di farci riflettere sul siginificato della vita stessa: il tempo che impieghiamo con la nostra famiglia è sufficiente? pensiamo abbastanza agli altri?
Un "semplice" romanzo che ci permette di riflettere sulla vita, sugli errori che spesso noi - gli uomini - commettiamo e che ci offre un mezzo per intraprendere la via dell'amore leggendo una fiaba tenere e commovente che ha incantato tutti i bambini del mondo *-*.
Voto: 4 stelline!
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